Il 9 agosto del 2013, cercando sul web, ho trovato questa lettera del celebre tipografo ed editore Paolo Manuzio al suo carissimo figliuolo Aldo in cui si parla di alcune iscrizioni ritrovate a Suasa, una delle quali cita la Dea Suasa.
Mi sembra una lettera interessante, alcune considerazioni in libertà:
- La lettera è del 30 maggio 1573, l’iscrizione sulle scale del museo di Castelleone di Suasa riguardante gli scavi di Ottaviano Volpelli e il cardinale Giulio Della Rovere (citato anche nella lettera) è del 1569, quindi le iscrizioni di cui si parla dovrebbero essere quelle ritrovate pochi anni prima da Volpelli nella sua attività archeologica a Suasa.
- Il “cardinale di Caesis” desideroso di collezionare le iscrizioni della Gens Caesia, dovrebbe essere Pierdonato Cesi (1522-1586), in quanto da un breve verifica mi pare che gli altri cardinali della famiglia Cesi nel 1573 o erano già morti oppure non erano ancora stati creati cardinali.
- L’iscrizione CIL XI 6173 (vedi 1 e 2) parla del restauro del tempio della dea Suasa felix a cura della gens Aetria ma non della gens Caesia, quindi forse si sta parlando di un’altra iscrizione andata perduta o la menzione della gens Caesia era contenuta in un’altra iscrizione e qui si fa riferimento proprio alla stessa CIL IX 6173?
- Non so su quali basi, ma c’è chi sostiene che “Alla gens Caesia sono da ricondurre i toponimi quali Cesio, Cesana, Cesiomaggiore, Cesano“. Probabilmente è solo una coincidenza ma suggestiva.
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